Dopo 10 anni torna Barry Manilow ('Mandy')

Non è certamente il cantante più popolare del mondo. E non per l'età: il 17 giugno compie 68 anni, ma ci sono artisti più o meno con lo stesso numero di primavere che sono ritenuti ancora cool. Vedi Mick Jagger, che ha giusto un mese meno di lui. Il problema è che Barry Manilow viene considerato proprio di un'altra generazione, che non ha niente a che fare col rock e quindi figuriamoci con i suoni attuali. Ora Barry, la cui firma rimane indissolubilmente legata alla zuccherosa "Mandy" del 1975, si accinge a pubblicare il suo primo album di inediti dopo dieci anni. "E' da quarant'anni che mi prendono in giro", ha affermato l'artista intervistato da un'agenzia. "Sono veramente sorpreso d'essere ancora vivo, perché sono stati tutti molto duri con me". Allontanati i dischi di cover degli ultimi anni, ecco ora "15 minutes" (esce domani) che, ambiziosamente, è una sorta di concept-album sulla storia di un giovanotto che cerca notorietà e fortuna e nel frattempo emerge e cade. "Qui non ci sono bei tocchi di pianoforte, c'è un sacco di energia, a volte anche di rabbia. Non so se alla gente piacerà, ma ci sono delle belle melodie", ha detto l'artista newyorkese. Manilow si esibisce da sette anni a Las Vegas, sempre ben supportato dai suoi fan (i "fanilow"), e per il prossimo autunno ha già annunciato un album live che ha registrato alla O2 Arean di Londra con la Royal Philharmonic Orchestra.

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