“Tutte le band pregano i fan di boicottare la trasmissione che porterebbe solamente profitti in tasca a DirectTV e IN DEMAND, escludendo invece che agli artisti interessati”, recava il comunicato diramato e firmato dai gruppi. Il costo della visione era di 20 dollari, ma nessun artista sapeva della messa in onda nel formato Pay-Per-View.
Secondo Joe Boyle, presidente della IN DEMAND, esisteva un contratto esclusivo con il distributore del filmato, la MCY Worldwide, e quindi lo spettacolo era totalmente libero da vincoli.
“Qualsiasi disputa legale coinvolgerà solamente la MCY e Osbourne”, ha aggiunto Boyle.
La MCY, dal canto suo, ha affermato che con Osbourne esisteva un accordo preciso e che all’ultimo momento è stato il frontman ha cambiare le carte in tavola.