Robbie Williams dal vivo, recensione de 'Il Giorno'

Su "Il Giorno", la recensione del concerto di Robbie Williams a Milano (unica data italiana).
Secondo Marco Mangiarotti, «l'ex Take That è diventato un perfetto interprete». In un Rolling Stone esaurito da giorni, Williams «si candida a unica vera popstar del futuro portando nelle città del mondo il repertorio di due album e il mestiere dimenticato dei bravi cantanti di papà. Vestito dal sarto di fiducia (respingendo le avance dell'amata casa Versace), Robbie mette la band in fila come in una foto ricordo. (.) Consapevole che il cinema è la nostra memoria collettiva anche nella sintesi del suono, lui passa da John Williams (il compositore) a John Barry, con il campionamento d'archi del tema di "You only live twice". Negli intermezzi si nuota nel mondo melodico e armonico post Beatles. (.) Rispetto agli altri crooner del rock, Robbie ha una gamma timbrica da fuoriclasse assoluto. Per cominciare, può cantare di tutto. Talmente bene che gli è concessa l'autoparodia: bersaglio, i balletti dei Take That, per esempio». .