“Holler”, da parte sua, segna un ritorno delle ormai solo quattro ragazze “speziate” all’insegna di sonorità marcatamente black, o meglio, di quel misto di R&B, soul e dance che va forte negli Usa, con gruppi come le TLC o le Destiny's Child. Per intenderci, è un brano che non sfigurerebbe in un album di Janet Jackson. Basta, dunque, con slogan di battaglia all’insegna del “Girl Power” simpaticamente un po’ chiassosi e ruspanti. Le Spice Girls puntano su suoni raffinati, dietro cui si cela l’abile produzione di Rodney Jerkins (affiancato dal fido fratello Fred), che, non a caso, è al lavoro con l’altro Jackson, Michael. Le Spice sembrano dunque puntare al mercato Usa– se vogliamo già dal titolo, che sceglie un verbo dello slang americano.
Anche la loro immagine è rinnovata: nel videoclip di “Holler”, che esce in contemporanea con il lancio radiofonico, le quattro mettono da parte pantaloni tigrati e improbabili completini dagli improponibili colori per puntare, anche in questo caso, sul nero e soprattutto su ammiccamenti sexy e scollature quanto meno birichine. Diretto da Jake Nava, il videoclip di “Holler” – con effetti speciali dal costo immaginiamo esorbitante – gioca su un parallelo tra le quattro Spice e i quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco), mettendo in luce il ruolo sempre più importante che nel gruppo ricoprono le due Mel, entrambe impegnate anche sul fronte solista (il primo album di Mel B, “Hot”, è in uscita a ottobre), con Emma e Victoria sempre più nel ruolo di comparse, tenera la prima, sciantosa l'altra.