Sanremo 2011: il testo di Anansi, il voto del linguista
Giuseppe Antonelli, docente di Linguistica italiana all'Università di Cassino e autore del libro “Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato” (Il Mulino; qui la recensione di Rockol), dà i voti ai testi di tutte le canzoni del Festival di Sanremo 2011.
Anansi, "Il sole dentro" (testo di Stefano Bannò e Pietro Fiabane)
Titolo.
Come precedenti si segnalano almeno "Il sole dentro me" cantata da Pino Daniele e J-Ax e il verso «il sole dentro me» in "Lei è" di .Paolo Meneguzzi. Rime. Un po' forzate, non si sottraggono all'inversione sintattica («quando luce non c'è») e all'abuso di pronomi personali a fine verso («dentro me», «voglia di te»). Immagini. Anche qui domina la meteorologia: dentro c'è il sole, ma fuori «le più cupe nuvole» che preannunciano «la pioggia dell'autunno». Non manca ovviamente il fuoco, che «con la neve dell'inverno si fa fioco». Grammatica: Scrupolosamente scolastica, come attesta un bel congiuntivo in rima: «per scienza o per magia, qualunque cosa sia». Frase chiave: «Passano le mode e le rivoluzioni / dei poeti restan sogni e illusioni». Identificarsi con un poeta può essere rischioso, come ricordano i memorabili versi di Loretta Goggi («che resta di un sogno erotico se / al mattino è diventato un poeta») e dei Pooh («le donne mi hanno detto con la bocca sulla mia / che qualcuno bravo a letto vale più di ogni poesia»).
Voto: non c'è Anansi(e) senza Skin