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15/07/2000
Françoise Hardy: ‘Tutta la musica che mi ha influenzato, da Paul Anka a Elvis Presley’
Sul sito della rivista francese “Les Inrockuptibles” (www.lesinrocks.com) Françoise Hardy si concede al pubblico dei navigatori in Rete, raccontando delle sue passioni musicali, in parte confluite nel suo ultimo lavoro “Clair obscu”, i cui brani rivisitano alcuni successi della canzone francese e internazionale. “Negli anni sessanta, nel ’61 e ’62, c’era Paul Anka. Mi piaceva soprattutto ‘Lonely boy’ dove lui cantava. ‘I'm just a lonely boy, lonely and blue, I'm all alone with nothing to do’. Somigliava molto a quello che cantavo in ‘Tous les garçons et les filles’”. E la cantante ha poi proseguito: “Paul Anka mi piaceva davvero. Non avevo soldi allora per andarlo a sentire ai concerti ma una domenica pomeriggio doveva passare in un teatro di Parigi. Mi ricordo di aver passato metà giornata davanti all’ingresso degli artisti, nella speranza di vederlo, avere un suo autografo…Purtroppo non è successo niente. Poi ho scoperto per caso una stazione radio inglese che faceva musica non stop. Passavano moltissimo Cliff Richard, e le mie preferite erano ‘Living doll’ e ‘Travelling light’. Mi piaceva come cantava, aveva uno stile particolare che non è passato di moda. E c’erano anche gli Everly Brothers. Per loro avevo una passione, in particolare per “So sad” che infatti ho ripreso in ‘Clair obscur’ in duetto con Etienne Daho. Questa canzone per me era una summa, era il tipo di musica che mi corrispondeva meglio. In generale ho sempre preferito le canzoni lente e sentimentali. Di Elvis Presley mi piaceva molto ‘Are you lonesome tonight’ Mi piace anche oggi. La musica di Elvis non è invecchiata”.