La fenomenologia de ‘La banana’

Michael Chacón impazza sulle note di “La banana” e oggi sarà la vedette di “Domenica In”: se ne occupa Andrea Laffranchi sul “Corriere della sera”: “Ho scelto questa canzone, perché viene da Cuba, il mio Paese. La banana è legata alla mia terra e ai Caraibi, è un ingrediente dei nostri piatti tipici… Credo che anche il doppio senso del testo sia molto divertente e aiuti la gente ad amare il brano: a Cuba ci piace scherzare… Credo che gli italiani siano simili a noi cubani: un popolo molto caldo e penso che si identifichino in questa canzone… Non credo che una mamma debba scandalizzarsi … al contrario dovrebbe essere orgogliosa del suo piccolo perché è un testo istruttivo: se ci si nutre di banane si cresce alti e forti”. Laffranchi fornisce un breve bakground dell’artista: “(Chacón), 34 anni nato a Cuba, papà economista e madre impiegata ha iniziato a suonare a sette anni al conservatorio “Alejandro Garcia Caturla” dove ha studiato clarinetto, piano e canto ‘anche se i miei genitori avrebbero preferito che diventassi ingegnere o facessi il politico’… Il disco era uscito la scorsa estate, ma soltanto ora, dopo che è stato utilizzato come colonna sonora della pubblicità della “Peugeot 306 sw”, è esploso… Nel 1990, Chacón si fa conoscere all'estero con un tour nel nord Europa che gli apre le porte a collaborazioni con Manhattan Transfer, Celia Cruz, Oscar De Leon e Tito Puente. Nel 1995 in Spagna fonda l'Habana Club Band, con la quale torna a girare il mondo. Il cantante cubano sta preparando “E son raises”, il suo primo album da solista: ‘Ci sarà un mix di più ritmi latini nella mia musica, anche se io mi identifico nei suoni della mia isola’.”
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