George Michael: «E' stato quel poliziotto ad adescarmi. E non era affatto male»

George Michael sostiene che il suo arresto nel mese di aprile è avvenuto in seguito a una trappola tesagli dai poliziotti.
«Eravamo in tre in quel bagno. Due poliziotti in incognito e un cantante mandrillo che aveva bevuto troppo e che difficilmente resiste a un pasto gratis. Perché a un certo punto uno di quelli ha cominciato a giocare a "Io ti faccio vedere il mio tu mi fai vedere il tuo". E poi mi ha fregato», ha detto il cantante di origine cipriota. «Quello che mi fa arrabbiare è che il tipo non era male - non mi sarei scomodato per il Tenente Colombo con l'uccello di fuori. Non capisco comunque perché un poliziotto può andare in un gabinetto e agitare il suo coso davanti alla gente. Nel verbale c'è scritto che stava espletando i suoi bisogni. Vi dirò: a casa sua non potrebbe farlo in quel modo, o piscerebbe per tutto il bagno». Comunque Michael non porta rancore, anzi: ha dedicato una canzone proprio al poliziotto. «Alla fine tutto questo ha avuto un epilogo positivo: ho scritto un paio di canzoni decenti. Se avrò un successo enorme, non mi importerà più nulla neanche della terribile figura da segaiolo professionista che ho fatto». .