Dovrà scontare la pena per intero, George Michael, recentemente condannato a otto settimane di prigione per guida in stato di ebbrezza e - almeno a sentire i tabloid britannici - non esattamente a suo agio nell'istituto correzionale di Pentoville, a Londra: un portavoce della Blackfriars Crown Court ha infatti reso noto oggi che la procedura per chiedere la libertà su cauzione è stata negata dalle autorità ai legali del cantante. Michael, già negli Wham e titolare di una carriera solista che l'ha portato a vendere qualcosa come oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo, sembra stia patendo particolarmente il regime imposto dalla routine carceraria, tanto da abbandonarsi a vere e proprie crisi di pianto in cella. La pena è stata comminata al cantante in seguito all'incidente verificatosi lo scorso luglio, quando l'ex Wham, a bordo del suo fuoristrada, si schiantò contro le vetrine di un negozio di Hampstead, il quartiere della capitale britannica dove risiede. Le indagini degli inquirenti stabilirono che a far perdere il controllo della vettura al cantante fu l'abuso di cannabis: successive perquisizioni portarono la pubblica accusa a spiccare nei suoi confronti le imputazioni per possesso e utilizzo di sostanze stupefacenti. A Michael già nel 2007 venne sospesa la patente per due anni per guida in stato di ebbrezza.
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17/09/2010