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26/01/2000
Cocciante: sì a Tina Arena, no a David Foster
Su "Il Giorno", Andrea Spinelli annuncia che «Riccardo Cocciante ricomincia da Cannes. Venerdì scorso la versione americana di "Notre Dame de Paris" ha fatto il suo debutto tra i neon e le slots del Paris Resort & Casino di Las Vegas, ma per varare l'ambizioso allestimento londinese atteso dal 23 maggio sul palcoscenico del Theatre Dominion, l'autore di "Margherita" ha scelto ancora una volta la cornice del Midem, il mercato internazionale della musica, che già aveva tenuto a battesimo, in forma di concerto, la versione francese. Testi adattati dal paroliere Will Jennings, Premio Oscar per "My heart will go on". A vestire i panni di Esmeralda nel West End sarà l'australiana Tina Arena. (...) Nata a Melbourne da genitori siciliani, sembra nata per la parte. "Esmeralda è una donna libera, passionale, e mi somiglia in tutto". Anche se in debito di carisma rispetto a Noa, eroina discografica e del "work in progress" presentato due anni fa al Midem, l'Arena sfodera una voce di prima grandezza. "Tina è la cantante che ho voluto fin dal momento in cui la vidi duettare con Mauranne alla tv francese", assicura Cocciante, che non nasconde un altro sogno; tornare a flirtare col cinema. "Ultimamente ho ricevuto interessanti proposte francesi e canadesi. Ma ne aspetto una italiana". Intanto, per preparare il terreno al debutto, la versione inglese del musical trova spazio tra i solchi di un disco, nei negozi dal 7 febbraio, impreziosito dalla "Vivre" incisa ultimamente da Celine Dion. Una prova che, però, Cocciante promuove solo a metà. "Non amo troppo quella versione" ammette l'autore. "Celine canta da Dio, anche se con troppe variazioni. Quello che proprio non va sono gli arrangiamenti di David Foster"».