
Non deprimiamoci: non è solo in Italia che i politici cercano l’appoggio di musica e musicisti per guadagnare qualche voto. Le elezioni presidenziali americane, da questo punto di vista, sono già cominciate. Il Vice Presidente Al Gore ha scelto le Dixie Chicks come colonna sonora di un comizio nello Iowa. A pochi giorni di distanza George Bush Jr. ha risposto con la stessa moneta country: Tracy Byrd ha intrattenuto i simpatizzanti del figlio dell’ex presidente in Texas. In Tennessee tuttavia Gore ha optato per un country con sapore pop, quello di Shania Twain: per infiammare la folla, gli speaker hanno diffuso "Rock this country!", della giovane moglie del produttore Mutt Lange.
Dopo qualche problema negli anni ‘80, la pratica sembra in via di perfezionamento. I politici hanno imparato a chiedere il consenso dei cantanti, per evitare di essere da loro sbugiardati: accadde a Ronald Reagan, che usò senza permesso "Born in the U.S.A." di Springsteen, e a Bob Dole, che cambiò le parole di "Soul man" in "Dole, man" - Isaac Hayes, autore del pezzo, se la prese parecchio. Invece ora le scelte sono concordate con le case discografiche, che possono beneficiarne come accaduto ai Fleetwood Mac, che si ritrovarono dopo anni grazie a Clinton. L’attuale presidente aveva chiesto ai componenti del disciolto gruppo di suonare per lui la canzone scelta come simbolo della sua campagna elettorale, "Don't stop thinking about tomorrow".
Dopo qualche problema negli anni ‘80, la pratica sembra in via di perfezionamento. I politici hanno imparato a chiedere il consenso dei cantanti, per evitare di essere da loro sbugiardati: accadde a Ronald Reagan, che usò senza permesso "Born in the U.S.A." di Springsteen, e a Bob Dole, che cambiò le parole di "Soul man" in "Dole, man" - Isaac Hayes, autore del pezzo, se la prese parecchio. Invece ora le scelte sono concordate con le case discografiche, che possono beneficiarne come accaduto ai Fleetwood Mac, che si ritrovarono dopo anni grazie a Clinton. L’attuale presidente aveva chiesto ai componenti del disciolto gruppo di suonare per lui la canzone scelta come simbolo della sua campagna elettorale, "Don't stop thinking about tomorrow".
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