Forse non tutti però hanno badato al fatto che il marchio impresso sui titoli di testa di tutte le pellicole in questione appartiene a una delle più celebri case discografiche del mondo, la PolyGram.
La società del gruppo Philips infatti si è lanciata 5 anni fa nel mondo della celluloide, creando una apposita divisione battezzata PolyGram Filmed Entertainment (PFE): e in pochi anni, a suon di investimenti miliardari, ha fatto anche in questo campo passi da gigante, tanto che oggi il comparto cinematografico della multinazionale olandese copre già il 16 per cento del suo fatturato globale, con una rete di marchi di distribuzione e di società collegate a Hollywood e in Gran Bretagna e un pacchetto di importanti accordi di produzione che la lega ad alcuni dei maggiori registi e produttori della cinematografia mondiale (Jodie Foster, Tim Robbins, Ridley Scott, Alan Parker e Jane Campion, tra gli altri).
Ora, a partire dal 1° marzo prossimo, la distribuzione cinematografica rientrerà anche fra le attività di PolyGram Italia, che fino ad oggi aveva licenziato a terzi o co-distribuito i titoli del suo catalogo.
A guidare la nuova divisione, con le funzioni di direttore generale, sarà Filippo Roviglioni, un manager di esperienza venticinquennale nel settore, che ricopriva fino a poco tempo fa lo stesso incarico alla Cecchi Gori e, precedentemente, presso società come United International Pictures e Buena Vista.
Dal punto di vista operativo, Roviglioni e la sua divisione (che avrà sede a Roma, capitale della cinematografia nazionale) riporteranno direttamente al presidente di PolyGram Italia Stefano Senardi, mentre funzionalmente faranno capo a Stewart Till, presidente di PFE International.
Tra i primi film destinati ad essere distribuiti sul mercato italiano direttamente da PolyGram si segnalano "The borrowers" (con John Goodman) e "What dreams may come" (con Robin Williams e Cuba Gooding jr.)