Premio Città di Recanati: ecco la cronaca della prima serata, con Baglioni e Grignani trascinatori

Inizia alle 21.50 la prima serata del Premio Città di Recanati, con l’arrivo sul palco di un Claudio Baglioni cordiale e concentrato: vestito in nero con gilet e camicia bianca, Baglioni parte con "Io dal mare" dopo aver ringraziato il pubblico per gli applausi a scena aperta. Alla fine del brano Claudio, ormai da sette anni nel comitato di garanti che presiede alle scelte artistiche della rassegna, ne approfitta per fare un po’ la storia del Premio, ribadendone le finalità squisitamente artistiche, che consistono "nel sapere vedere cosa si cela dietro a quello che vediamo con gli occhi e ascoltiamo con gli orecchi. Cita Leopardi a questo proposito, Baglioni, prima di passare ad un altra canzone, "Quante volte", al termine della quale sale sul palco un quintetto d’archi con cui il cantante romano esegue una splendida versione di "Avrai", dedicandola a chi dovrà venire. Tre applausi a scena aperta durante il pezzo sono seguiti da un altro classico di Baglioni, "Tamburi lontani" (brano questa volta originariamente dedicato a suo padre), che viene suonato con una formazione di ottoni. Poi, ottoni e archi suonano insieme per quello che diventa l’ultimo brano del miniconcerto di Baglioni, "Mille giorni di te e di me", impreziosita da una coda similsinfonica. Introdotto e salutato dalla presentatrice dela manifestazione, Gaia De Laurentis, Baglioni lascia poi il palco alle prime cinque delle dieci proposte vincitrici del Premio Città di Recanati, che eseguono un pezzo ciascuna: sfilano così sul palco i mediterranei Zameca ("L’oliva e l’olivastro"), i maggiormente ‘balcanici’ Borgo Pirano ("Giocattolaio"), il cantautore Mattia Calvo ("Nell’attesa di crescere"), i rockettari crossover BTK ("Hobby") e un altro cantautore di stampo ‘classico’, Giampiero Mazzone ("Il mare soltanto"). Gaia De Laurentis introduce e congeda i vincitori prima di far tornare sul palco gli ospiti: per prime salgono Paola e Chiara, che cantano un pezzo inedito ("Giornata storica") e poi la sanremese "Per te", facendola precedere da un pezzo di un classico del folk irlandese, "She moved through the fair", a testimonianza del loro amore per l’isola di smeraldo. Tocca poi a Roberto Vecchioni, il Professore, introdotto da Paola, veramente sua allieva ai tempi del liceo, intrattenere il pubblico, e l’artista milanese non si fa pregare per eseguire alcuni classici della sua passata produzione come "Velasquez" e "Milady". Gaia De Laurentis rievoca i tempi in cui anche lei andava male a scuola, e poi introduce sul palco gli Ustmamò: il gruppo di Mara Redeghieri suona due brani tratti dal suo più recente "Stard’ust" prima di lasciare il palco agli Afterhours, che suonano "Dentro Marylin" (rieseguita di recente da Mina con il titolo "Due volte dentro me") e uno dei loro brani migliori "Voglio una pelle splendida"). La serata volge al termine con l’esibizione finale, applauditissima, di Gianluca Grignani, che si esibisce in tre brani: "Baby revolution", "Campi di popcorn" e "Falco a metà". Un Grignani in grande forma, che alla fine riceve più applausi di tutti, secondo soltanto a Baglioni. Si replica questa sera, venerdì 24 luglio, ancora dalla piazza Giacomo Leopardi di Recanati.
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