Sentenza tedesca: obbligatorio l'accordo con gli editori per chi vende suonerie
L’Alta Corte Federale di Karlsruhe, Germania, ha emesso una sentenza che potrebbe orientare la giurisprudenza anche nel resto d’Europa: per distribuire musica sotto forma di suonerie o di mastertones per cellulare non basta l’autorizzazione della locale società degli autori ma è necessaria anche quella degli editori musicali che amministrano i copyright delle canzoni. Il tribunale tedesco ha dunque dato ragione alla EMI Music Publishing, che proprio a questo riguardo aveva fatto causa alla società di telefonia mobile T-Mobile, riconoscendo il fondamento giuridico della doppia licenza: quella concessa dalla società degli autori (in questo caso la GEMA) e quella fornita dal titolare dei diritti di publishing.
I gestori dei servizi telefonici, che negoziano parallelamente con le case discografiche il diritto a utilizzare nella suoneria la registrazione audio originale, sostenevano invece che l’accordo con la GEMA fosse sufficiente ad assolvere il diritto d’autore.
“Nel caso delle suonerie tradizionali e dei mastertones, l’opera musicale viene accorciata a 45 secondi in luogo dei tre o quattro minuti della versione originale. Inoltre l’opera viene ridotta a un segnale, e il suo intento originale consistente nell’intrattenere l’ascoltatore finisce per scomparire”, ha commentato il legale della EMI Jens Schippmann. “In tale modo l’opera musicale viene utilizzata per uno scopo diverso da quello per cui è stata concepita”.