SIAE: approvato il bilancio preventivo 2010 (ma la guerra continua)
Con una maggioranza piuttosto ristretta (29 voti favorevoli, 18 contrari e 7 astenuti) la SIAE ha approvato ieri, 30 novembre, il bilancio preventivo per il 2010. Semaforo verde, dunque, per il presidente (appena rieletto) Giorgio Assumma e il suo staff dirigenziale, anche se la spaccatura all’interno dell’assemblea è tutt’altro che sanata: lo dimostrano i numeri, e lo dimostra la lettera aperta che i maggiori editori e artisti italiani (tra i firmatari Claudio Baglioni, Franco Battiato, Andrea Bocelli, Adriano Celentano, Paolo Conte, Luciano Ligabue, Gino Paoli, Eros Ramazzotti e molti altri) hanno fatto pubblicare domenica 29 sul Corriere della Sera: nel loro pubblico appello artisti ed editori musicali, multinazionali e locali, lamentano il “commissariamento” di fatto della SIAE da parte della politica (compresa la nomina di un direttore generale “di estrazione ministeriale”), l’impossibilità di incidere sui meccanismi decisionali e sulle delibere della società in maniera proporzionata alla loro posizione di maggiori generatori di incassi nonché la mancanza di un serio piano industriale di rilancio di un ente i cui risultati economici degli ultimi anni risultano essere “estremamente preoccupanti”.
La situazione economica della SIAE, secondo i firmatari del documento, è destinata a peggiorare ancora nel 2010, con il rischio che i diritti già raccolti dall’ente, anziché essere redistribuiti tra i soci, vengano utilizzati per coprire i costi e le perdite di gestione. .