
Ancora tre anni di sofferenza, e poi l’industria discografica potrà ricominciare a guardare al futuro con un po’ più di ottimismo: almeno in Germania, dove uno studio condotto dalla società di ricerche GfK individua nel 2013 l’anno in cui, finalmente, le vendite di musica digitale compenseranno il crollo del mercato dei cd (le proiezioni sono basate sui dati attuali di mercato, combinati alle risultanze di interviste con consumatori, discografici ed esperti del settore).
Nel 2008 la discografia tedesca ha fatturato 1,6 miliardi di dollari, perdendo in un decennio più del 50 % del suo valore. Nei prossimi cinque anni, secondo GfK, il mercato dei supporti “fisici” continuerà a perdere il 5 % di media all’anno, mentre quello digitale crescerà al ritmo del 17 %, passando dal 7 % delle vendite totali al 20 % circa. Ad assicurare la crescita, e la ripresa dell’industria, dovrebbe essere un mix equilibrato di prodotti digitali: non solo i tradizionali download “alla carta” ma anche vendite di album digitali, modelli di abbonamento e di diffusione gratuita finanziata dalla pubblicità stile Spotify, servizi offerti in bundle dai maggiori Internet service provider e diritti di licenza incassati da piattaforme come YouTube e MySpace. Grazie soprattutto alle offerte delle telecom fornitrici di banda larga, il numero dei consumatori digitali dovrebbe passare in Germania da 5 a 15 milioni, il 60 % dei quali continuerebbero ad acquistare anche cd. “Ma questi trend positivi del mercato digitale dipendono dal successo dei tentativi di fermare la concorrenza illegale”, ammonisce il presidente dei discografici Stefan Michalk. “Oggi in Germania solo un download su otto è acquistato legalmente”.
Nel 2008 la discografia tedesca ha fatturato 1,6 miliardi di dollari, perdendo in un decennio più del 50 % del suo valore. Nei prossimi cinque anni, secondo GfK, il mercato dei supporti “fisici” continuerà a perdere il 5 % di media all’anno, mentre quello digitale crescerà al ritmo del 17 %, passando dal 7 % delle vendite totali al 20 % circa. Ad assicurare la crescita, e la ripresa dell’industria, dovrebbe essere un mix equilibrato di prodotti digitali: non solo i tradizionali download “alla carta” ma anche vendite di album digitali, modelli di abbonamento e di diffusione gratuita finanziata dalla pubblicità stile Spotify, servizi offerti in bundle dai maggiori Internet service provider e diritti di licenza incassati da piattaforme come YouTube e MySpace. Grazie soprattutto alle offerte delle telecom fornitrici di banda larga, il numero dei consumatori digitali dovrebbe passare in Germania da 5 a 15 milioni, il 60 % dei quali continuerebbero ad acquistare anche cd. “Ma questi trend positivi del mercato digitale dipendono dal successo dei tentativi di fermare la concorrenza illegale”, ammonisce il presidente dei discografici Stefan Michalk. “Oggi in Germania solo un download su otto è acquistato legalmente”.
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