03/07/2009
I Simple Minds a Milano: 'Guardiamo al passato ma siamo contemporanei'

30 anni e non sentirli, o quasi: questa sera i
Simple Minds
suonano a Milano al Jazzin' Festival all'interno di un tour che li riporterà in Italia a fine mese, per celebrare il trentennale di carriera.
I Simple Minds hanno da poco pubblicato “Graffiti soul” , il loro primo disco per una major da tempo, e probabilmente anche quello più a fuoco. “Esce per la Universal, ma non per scelta”, ci racconta Jim Kerr. "L'ultima etichetta con cui eravamo è stata acquisita. In qualche modo l'hanno ereditato, ma stanno facendo un ottimo lavoro. Detto questo, credo che negli ultimi anni avessimo perso la direzione ed energia. Ci sono molte ragioni, ma credo sia stato inevitabile che succedesse in una carriera lunga 30 anni. 'Graffiti soul' è il nostro disco più sanguigno da molto tempo a questa parte... Ha melodia, è a fuoco, ha il suono e la visione della band... E' un disco classico della band e so che può sembrare contraddittorio perché significherebbe che stiamo guardando al passato, ma allo stesso tempo suona contemporaneo”.
Kerr, che appare in ottima forma, gentile e disponibile, spiega che questa sera la scaletta comprenderà l'80 per cento di “New gold dream”, più tutti i successi della band. E coglie anche l'occasione per spiegare le voci che parlano di una reunion fallita della line up originale dei Simple Minds
I Simple Minds hanno da poco pubblicato “Graffiti soul” , il loro primo disco per una major da tempo, e probabilmente anche quello più a fuoco. “Esce per la Universal, ma non per scelta”, ci racconta Jim Kerr. "L'ultima etichetta con cui eravamo è stata acquisita. In qualche modo l'hanno ereditato, ma stanno facendo un ottimo lavoro. Detto questo, credo che negli ultimi anni avessimo perso la direzione ed energia. Ci sono molte ragioni, ma credo sia stato inevitabile che succedesse in una carriera lunga 30 anni. 'Graffiti soul' è il nostro disco più sanguigno da molto tempo a questa parte... Ha melodia, è a fuoco, ha il suono e la visione della band... E' un disco classico della band e so che può sembrare contraddittorio perché significherebbe che stiamo guardando al passato, ma allo stesso tempo suona contemporaneo”.
Kerr, che appare in ottima forma, gentile e disponibile, spiega che questa sera la scaletta comprenderà l'80 per cento di “New gold dream”, più tutti i successi della band. E coglie anche l'occasione per spiegare le voci che parlano di una reunion fallita della line up originale dei Simple Minds
, di cui si è parlato parecchio negli ultimi mesi: “Sono voci vere, ma un po' confuse. Ho cercato di riunire la line-up originale della band, ma non per 'Graffiti soul'. Qualche settimana prima che iniziassimo a lavorare al nuovo disco, la EMI, che ha i diritti per il nostro catalogo, ci ha detto che voleva pubblicare una compilation per celebrare i 30 anni. E noi abbiamo obbiettato che non c'era materiale inedito. Così ho pensato che potevamo fare qualcosa con i ragazzi originali, in fin dei conti è anche la loro musica. Avevo pensato ad un paio di cover, una cosa tranquilla, da fare in pochi giorni perché non c'era altro tempo. Sfortunatamente, quando ci siamo seduti, si è rivelato complesso. Sedersi a bere qualcosa era ok, ma il resto avrebbe richiesto più tempo, e non ce n'era. Allora abbiamo deciso di mettere tutto da parte”.
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