Arriverà in elicottero intorno alle 20.30, Vasco Rossi, sorvolando l’autodromo in cui, dopo circa un’ora, si esibirà per oltre centomila persone. Indosserà occhiali da sole ("la sua tranquillità", dice la sua press agent Tania Sachs) e, affiancato dalla band (Claudio Golinelli al basso, Jonathan Moffet alla batteria, Stef Burns e Massimo Riva alle chitarre, Andrea Innesto ai sassofoni, Clara Moroni ai cori, Alberto Rocchetti alle tastiere e Frank Nemola alle tastiere e alla tromba), partirà con un set di circa trenta canzoni, un viaggio tra passato e presente che forse spiega in parte la scenografia del palco, che offrirà una visuale di Vasco impegnato a entrare e uscire da un tunnel. Due piramidi sorreggono sono separate da una struttura che sostiene una sorta di enorme baccello a forma di sottomarino: lì sopra saranno proiettate delle immagini che offriranno un corredo sonoro in tempo reale alle canzoni, grazie ad una tecnologia sperimentale che questa sera verrà messa in atto per la prima volta. L’artwork visuale, affidato a Burle Avant, Diego De Donà e Studio Giò Forma, vedrà lo stesso Burle Avant ‘suonare’ per una tastiera - programmata per offrire diverse immagini campionate in precedenza - le ‘vibrazioni’ acustiche e ottiche che arrivano dal palco, creando per l’appunto un compendio di immagini che andranno a riempire gli spazi lasciati ‘in bianco’ dalle canzoni. Il set di Vasco si aprirà nel buio più assoluto con le note del "Rienzi" di Wagner, mentre sul telo nero che avvolge lo stage si proietteranno a poco a poco le parole di una scritta prima incomprensibile e poi sempre più leggibile: "ma cosa vuoi che sia una canzone". La prima parte del set - di cui Rockol vi ha già offerto la scaletta - sarà più rock, mentre la seconda vedrà inserirsi dei momenti di maggiore ‘tenerezza’, dando spazio al Vasco più intimista. Una menzione speciale merita un brano che Vasco non fa quasi mai dal vivo, "Jenny è pazza": si tratta del suo primo singolo, datato 25 maggio 1976. Intanto la EMI ha confermato che il concerto verrà registrato tanto come video che come audio e che, a seconda di quelle che risulteranno essere le ‘vibrazioni’ di Vasco nei confronti della serata, potrebbe essere pubblicato in futuro quasi sicuramente come homevideo, e forse anche come disco dal vivo.
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20/06/1998