Roberto De Luca, organizzatore dell’evento, spera di raccogliere almeno un milione di euro, al netto di Iva e delle spese vive di gestione, grazie all’incasso dei biglietti: 25 euro per accedere al prato, al primo anello laterale, al secondo e terzo anello, 150 euro per un posto privilegiato in primo anello tribuna rossa (i tagliandi sono acquistabili dalle 10 di domani mattina, senza diritti di prevendita, nei circuiti abituali; potranno essere comprati anche presso le casse dello stadio nei giorni delle partite di campionato). “Spenderemo il meno possibile”, assicura De Luca. “Consorzio San Siro Duemila, Inter e Milan ci hanno concesso l’utilizzo dello stadio a titolo gratuito e il palco ci è stato gentilmente offerto dai Depeche Mode, che suonano a San Siro due giorni prima. Tutte le cantanti e i loro musicisti non percepiranno alcun compenso. Mi auguro che vigili e ambulanze prestino anche loro servizio gratuito, così come pullman e tram. Inoltre, stiamo raccogliendo i contributi di diversi sponsor”: tra questi Mtv Mobile powered by Tim e Mtv Italia, che all’evento dedicherà massiccia promozione sulle sue piattaforme via etere, satellite e digitale e uno speciale in onda nei giorni immediatamente successivi al concerto. “Se abbiamo pensato a una diretta tv? Sì, ma non ci è sembrato il caso di rendere le cose più complicate di quanto già sono” spiega De Luca. “Però filmeremo tutto per un dvd. E potremmo portare dei maxischermi all’Aquila, così da far partecipare direttamente la popolazione locale”. Intanto si verificherà un evento mai visto: diretta del concerto a reti unificate su Radio Rai e tutti i network radiofonici, per un pubblico potenziale stimato in oltre 30 milioni di persone.
La parola passa di nuovo alle protagoniste: Loredana Bertè, incontenibile, propone l’intervento di Sky, suggerisce l’ingresso a pagamento alle prove e rievoca un vecchio motto sessantottino (“prima le case, poi le chiese”). Anna Tatangelo suggerisce che ogni artista tiri fuori qualcosa di tasca propria. Elisa sottolinea l’importanza di esserci, e la Mannoia (arrivata in extremis) fa in coro con la Pausini la solenne promessa: “Sull’arrivo a destinazione dei fondi raccolti garantiamo noi. Ci mettiamo la nostra faccia”. Poi intervengono le altre: Alessandra Amoroso, Malika Ayane, Aida Cooper, Arisa, Ivana Spagna, Iva Zanicchi, Syria, Paola e Chiara, la sconosciuta Senit, l’abruzzese Simona Molinari, Irene Fornaciari, Dolcenera, Jo Squillo, Nicky Nicolai, Donatella Rettore, Chiara Canzian, Andrea Mirò, L’Aura. “Ci sarà anche Giorgia, che oggi non è potuta venire”, aggiunge la Pausini. “Altre, come Ornella Vanoni e Alexia purtroppo non potranno esserci perché quella sera hanno un concerto. Cosa canteremo, il 21 giugno? E’ presto per dirlo, questa è la prima volta che ci incontriamo dopo un fitto scambio di telefonate e di sms. Sicuramente non sarà un 'Laura Pausini & friends', non è questo il senso. Io vorrei che tutte potessero cantare, e che ognuna di noi scegliesse le sue canzoni più famose: così il pubblico non si annoia, perché quello dovrà anche essere un momento di distrazione e di gioia. Speriamo di poter fare duetti e collaborazioni, vedremo. Intanto sono felicissima che questa idea sia andata in porto. Al di là delle chiacchiere e delle reciproche gelosie che ci attribuiscono, siamo qui”.