Il disco è stato curato dagli stessi Aram – che hanno lavorato agli arrangiamenti vocali - assieme a Kaballà, autore della maggior parte dei testi e Luca Chiaravalli, che invece ha la responsabilità degli arrangiamenti musicali: “Soprattutto Luca è diventato di fatto il quinto Aram, lavorando a strettissimo contatto con noi, mentre Kaballà ha di fatto svolto il ruolo di produttore dei testi, sovraintendo anche a quelli che non ha scritto direttamente”, spiega Raffaele Simone.
“I Beatles sono diretti interessati nella lavorazione di questo disco”, scherzano i quattro. “Nel senso che il loro spirito è sempre stato presente in noi... Secondo noi la bellezza di questo disco è la ricerca di un nuovo modo di ascoltare la musica, 'verticale', per così dire, alla scoperta delle armonie su cui abbiamo lavorato, pensando a gente come Beatles, Beach Boys, fino agli Yes”.
Nell'immediato futuro, dopo la promozione dell'album, gli Aram Quartet torneranno “on the road”: “Stiamo alllestendo il tour estivo con una band vera e propria: la gratificazione più grande per un artista è salire su un palco con dei musicisti”.