
Il blocco della direttiva europea sul copyright da parte del governo inglese (vedi
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), aspramente criticato da tutte le maggiori organizzazioni di categoria del Regno Unito, trova invece sostegno nella neocostituita Featured Artists Coalition, il nuovo sindacato degli artisti inglesi nel cui cda siedono Billy Bragg, Howard Jones, Kate Nash, Ed O’Brien dei Radiohead e David Rowntree dei Blur (vedi
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). Pur favorevole a un’estensione della durata di protezione dei diritti, la FAC è a sua volta convinta che la proposta di legge così com’è stata formulata “non produce effettivi e durevoli benefici per gli artisti e i consumatori”. “Noi”, ribadisce un comunicato diramato dall’associazione, “crediamo che dopo 50 anni tutti i diritti sulle registrazioni debbano tornare agli artisti. Le case discografiche non ci perderebbero nulla, dal momento che fino ad oggi l’orizzonte temporale dei copyright è sempre stato di 50 anni, mentre ne guadagnerebbero tanto gli artisti che i consumatori”. Jones, Bragg e soci spiegano che “possedere i nostri diritti permetterebbe a noi artisti di negoziare nuovi contratti con le case discografiche e altri utilizzi della musica che riflettano i costi effettivi della distribuzione digitale. Saremmo anche in grado di decidere quando la nostra musica può essere usata gratuitamente e quando invece ci si debba aspettare una remunerazione”. La tesi della FAC, in sostanza, è che le major sono state finora incapaci di sfruttare al meglio le opportunità del digitale, e che gli artisti saprebbero fare di meglio.
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