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«HUDSON RIVER WIND MEDITATIONS - Lou Reed» la recensione di Rockol

La musica ambient di Lou Reed

Arriva in CD e Vinile la musica per il Tai Chi del grande rocker

Recensione del 18 gen 2024 a cura di Gianni Sibilla

Voto 7/10

La recensione

“My week beats your year” scriveva Lou Reed nel 1975, nelle note di copertina di “Metal machine music": al tempo venne letta come la gigantesca provocazione di un artista nel pieno della sua carriera solista, uno che definiva l'idea stessa di rock 'n' roll e che si metteva a fare rumore, apparentemente solo per il gusto di farlo. L'artista che ha inciso quell'album disturbante è lo stesso che, 32 anni dopo, ha realizzato un album ambient, pensato per la meditazione, lo yoga e il Tai Chi.

Lou Reed - lo raccontano bene le varie biografie - era un artista ossessionato tanto dalla letterarietà dei suoi racconti quanto dal suono, dagli strumenti e dalla sperimentazione. "Hudson river wind meditations" è l'altro lato della medaglia, una delle tante sperimentazioni sonore della sua carriera: Reed ha scritto canzoni immortali, ma anche lavorato con l'avanguardia newyorchese; era uno che si costruiva le sue chitarre per farle suonare esattamente come aveva in mente (recuperate il live acustico "Perfect night: Live in London", frutto proprio di un lavoro del genere). Il bistrattatissimo ultimo album con i Metallica, "Lulu", nacque anche in questo modo: potevano rifare assieme le canzoni più famose, Reed scelse di mettere in musica un'opera teatrale in maniera tutt'altro che consolatoria.

"Hudson river wind meditations" uscì in forma iper-limitata per una piccola etichetta nel 2007, e viene oggi ristampato dalla Light In The Attic, etichetta-boutique che propone curatissime ristampe e riscoperte di catalogo. Ha curato le prime uscite postume tratte dagli archivi del cantante, sotto la supervisione di Laurie Anderson, inizialmente anche dall'amico Hal Willner, scomparso nel 2020, e dal produttore Don Fleming.

In realtà questa musica non doveva neanche uscire su disco: Reed, che nella seconda fase della sua carriera era diventato un praticante ossessivo di arti marziali, compose questa musica per le sue sessioni - poi venne convinto a pubblicarla. "Ho composto per la prima volta questa musica come sottofondo alla vita, per sostituire la cacofonia quotidiana con suoni nuovi e ordinati di natura imprevedibile", scrisse al tempo. 
Non è neanche l'unica musica che ha inciso per il Tai Chi: pubblicò anche due DVD con il suo maestro, con altra musica strumentale - un po' più suonata in senso tradizionale, rispetto a questa - che però è ancora inedita in formato CD e sulle piattaforme.

"Hudson river wind meditations" è composto da due movimenti di circa mezz'ora: il primo, "Move Your Heart",  è più meditativo; il secondo, "Find Your Note" più cupo e inquietante; si aggiungono due brani più brevi in cui i rumori ambientali sono più distinti. Come racconta Laurie Anderson nelle note di copertina, Reed si mise a registrare il vento sul fiume Hudson dal terrazzo di casa a New York, poi si mise a processarlo nel suo studio. Usò anche la tecnica della drone music ("bordoni", in italiano), con note e accordi sostenuti in maniera continuata per lungo tempo - di solito appoggiando le chitarre agli amplificatori per creare un feedback continuo e imprevedibile. Le chitarre-drone di Lou Reed vengono tutt'ora utilizzate nelle celebrazioni pubbliche della sua figura, che periodicamente Laurie Anderson e i suoi amici organizzano a New York.

Tai Chi e musica erano molto più connesse di quanto si può immaginare: "Lou era uno che voleva sempre il meglio", mi ha raccontato Laurie Anderson qualche mese fa. "Poteva commentare la tua postura o le tue scarpe. Poteva dirti, dal nulla: ma come stai con le spalle? Ma davvero indossi quella roba? Oppure: quella chitarra che usi è una merda, se vuoi davvero essere un musicista. Era un modo per dire agli altri che potevano migliorare".

"Hudson river wind meditations" è un ascolto interessante, a patto di prenderlo per quello che è, senza aspettative. Mi ricordo di avere visto un concerto di Lou Reed all'Alcatraz con John Zorn e Marc Ribot: pubblico arrabbiato, volevano le canzoni e lui si mise a suonare musica sperimentale con due dei più grandi nomi della scena newyorchese. Per questo album, il principio è lo stesso: dagli archivi sono arrivate e arriveranno canzoni e materiale più tradizionale, mentre "Hudson river wind meditations" rappresenta un lato importante di un grande artista, ed un ascolto a suo modo rilassante, da usare come musica di sottofondo mentre si lavora, si legge, si medita.

Tracklist

01. Move Your Heart (28:55)
02. Find Your Note (31:35)
03. Hudson River Wind (Blend The Ambiance) (01:51)
04. Wind Coda (05:22)
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