George Martin, scomparso ieri: chi era e cosa ha fatto (parte 3 - dopo i Beatles)

In seguito allo scioglimento dei Beatles, George Martin - scomparso ieri, all'età di 90 anni - continuò a lavorare come produttore collaborando con artisti quali - tra gli altri - Jeff Beck, gli Ultravox, Elton John, Celine Dion e il Paul McCartney solista. Nel 1973 produsse per l'ex Beatle e gli Wings il tema del film "Live and let die" della serie con protagonista James Bond (titolo in Italiano - "Agente 007 - Vivi e lascia morire"), la canzone omonima che riuscì ad avere il più grande successo commerciale tra tutti i temi dei film su James Bond (almeno fino al 1973: "Skyfall" di Adele, nel 2012, è riuscito a fare di meglio): il brano si spinse infatti fino alla seconda posizione della classifica statunitense, mentre in Inghilterra raggiunse il nono posto. George Martin produsse anche il resto della colonna sonora di "Live and let die", da lui stesso composta, che uscì nel luglio del 1973.
Nell'ottobre del 1974, George Martin produsse e arrangiò il primo album solista di Jeff Beck - già membro del power trio Beck, Bogert & Appice - intitolato "Blow by blow" e registrato presso gli AIR Studios fondati dallo stesso Martin nel 1970.
Il produttore continuò a collaborare con Beck anche per il successivo album "Wired" (1976), prodotto insieme a Chris Bond e Jan Hammer. Sempre nel '74 produsse l'album "The man in the bowler hat" del gruppo folk-rock degli Stackridge.
Tra il 1974 e il 1979 collaborò con la rock band britannica degli America, per la quale produsse gli album "Holiday" (1974), "Hearts" (1975), "History: America's greatest hits" (1975), "Hideaway" (1976), "Harbor" (1977), "America Live" (1977) e "Silent letter" (1979).
Nel 1979, George Martin partecipò alle lavorazioni di "The Beatles Concerto", concerto per due pianoforti e orchestra per il quale canzoni dei Beatles quali - tra le altre - "The fool on the hill", "She loves you", "Eleanor Rigby" e "Lucy in the sky with diamonds" furono riarrangiate da John Rutter in chiave classica. Alle registrazioni del disco, che si tenne presso la Liverpool Philharmonic Hall, prese parte la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra diretta da Ron Goodwin.
La band britannica degli Ultravox lo volle, nel 1982, come produttore dell'album "Quartet"; il disco, dal quale furono estratti singoli di successo quali "Reap the wild wind", "Hymn", "Visions in blue" e "We come to dance", fu registrato presso gli AIR Studios.
Nel 1991 curò l'arrangiamento degli archi e diresse l'orchestra per il brano "Ticketo to heaven" dei Dire Straits, tratto dall'album "On every street" (l'ultimo pubblicato dal gruppo prima dello scioglimento definitivo che segnò l'inizio della carriera solista di Mark Knopfler). L'anno seguente collaborò con Pete Townshend degli Who al musical "Tommy", adattamento dell'omonimo disco degli Who datato 1969, il quale debuttò a Broadway nel 1993. George Martin produsse l'album inciso dal cast del musical e con questo lavoro vinse, nel 1993, un Grammy come "Best Musical Show Album".
Nel 1994 George Martin prese parte alle lavorazioni dell'album "Made in England" di Elton John in qualità di arrangiatore: Martin collaborò con il cantautore britannico per il brano "Latitude", l'unico del disco a non essere arrangiato da Paul Buckmaster. Le registrazioni di "Made in England" si tennero tra il febbraio e l'aprile del 1994 presso gli AIR Studios e il disco venne pubblicato nel marzo del 1995. Il produttore tornò a collaborare con Elton John nel 1997, quando l'artista riscrisse (insieme a Bernie Taupin) e reincise una sua canzone del 1973, "Candle in the wind", per pubblicarla come singolo di tributo a Lady Diana (scomparsa il 31 agosto del 1997): la nuova versione di "Candle in the wind" fu prodotta proprio da Martin.
Nel 1997 fu tra i produttori dell'album "Let's talk about love" di Celine Dion. Per il quinto disco in studio della cantante canadese, George Martin produsse il brano "The reason", scritto da Carole King (che l'aveva originariamente pensato per gli Aerosmith), Mark Hudson e Greg Wells.
Tra il 1997 e il 1998, Martin prese parte ad un documentario co-prodotto dalla BBC e intitolato "The rhythm of life", nel quale parlava dei vari aspetti della composizione musicale insieme a musicisti e cantanti quali Brian Wilson, Celine Dion e Billy Joel. Un altro documentario, "Produced by George Martin", arrivò nell'aprile del 2011, realizzato mettendo insieme materiale d'archivio e interviste inedite a Rick Rubin, T-Bone Burnett, Paul McCartney, Jeff Beck, Cilla Black e Giles Martin.