
Contrasto è la parola d'ordine, quando si parla di Conor Maynard. Per vari motivi: il primo - e il più immediato - è per via del titolo del suo primo album, "Contrast", che esce in Italia il prossimo 18 settembre. La seconda ragione rimanda al perché di questo titolo: "E' la sensazione che si prova ascoltando il mio disco. Uno si aspetta l'ennesimo disco pop fatto da un ragazzino, ma non è così e lo si capisce solo sentendolo", ha spiegato il giovanissimo artista che ieri, martedì 4 settembre a chiamato a raccolta la stampa milanese; la terza, è legata alla diversità delle tracce "Totalmente differenti una dall'altra. Ci sono canzoni allegre, di puro divertimento e che fanno venire voglia di ballare. Altre invece più profonde e tranquille".
Poi c'è quel paragone che lo tallona sin dai primissimi passi nel mondo della musica, ovvero quello con Justin Bieber. A questo accostamento Conor non sembra dare troppo peso, riconoscendo con obiettività i numerosi punti in comune tra loro due: il fatto di essere entrambi molto giovani e veri e propri magneti per ragazzine agguerrite, pronte a presidiare qualsiasi luogo in cui poter trovare il loro beniamino; ma anche di aver, così giovani, alle spalle alcuni dei più importanti compositori, produttori e artisti dello scenario musicale attuale. Ne-Yo duetta con Conor nel brano "Turn around", per esempio, Rita Ora gli fa da spalla in "Better than you", Pharrell Williams ha curato la produzione artistica e la stesura dei brani insieme a Midi Mafia , Stargate e Frank Ocean. E proprio il leader dei N.E.R.D. ha detto di lui: "questo ragazzo cambierà la faccia della musica pop". Ma anche difronte a una simile affermazione, Conor ha agito con modesta autorinia, degna di nota: "Detto a un ragazzino che non ha nemmeno mai pubblicato una canzone, è un po' forte. Però, ovviamente, una frase del genere ti sprona. E' sicuramente un incentivo perché infonde molto coraggio e fiducia nelle proprie capacità".
Ancora alle prime armi e con un futuro ancora tutto da decidersi, il giovane artista di Brighton ha alle spalle un passato piuttosto singolare e degno di nota: il percorso seguito dal cantante per arrivare a bussare alle porte delle grandi major (è da poco entrato a far parte della scuderia EMI) è stato inconsueto, autogestito e (forse un po') agevolato dagli inspiegabili moti del web. Conor Maynard ha infatti iniziato a farsi un nome on line, cantando cover di Usher, Drake e Kings of Leon e pubblicando i clip su YouTube. Attualmente il numero delle visualizzazioni totali sulla piattaforma di video sharing è di 90.000.000, per dare un po' di numeri: "Non avevo un preciso piano quando ho iniziato. Lo facevo solo per divertimento. Usavo lo scotch per legare due microfoni insieme e poi al letto e così ho iniziato le prime registrazioni di cover che poi ho caricato su YouTube", ha spiegato lui, "Inizialmente i video li hanno guardati letteralmente tre persone, più precisamente io, mia mamma e mia nonna. Ma a un certo punto i numeri delle visualizzazioni delle mie cover sono impazziti. Penso che le persone abbiano iniziato a vedermi e rispettarmi come artista; volevano sentire me che facevo una cover perché erano diventati i miei fan e non solo fan delle canzoni che ricantavo".
E pensare che la sua carriera era iniziata come attore...