Se non altro, negli ultimi mesi una cosa dai Blur l'abbiamo imparata: e cioé che nessuna dichiarazione è finale. C'è da attendersi tutto e il contrario di tutto, ogni elemento che pare definitivo non lo è. Solo nello scorso aprile - dunque non due anni fa - Damon Albarn, sentito dal "Guardian" sul concertone che la band terrà per la conclusione delle Olimpiadi, aveva lasciato intendere che lo show al londinese Hyde Park avrebbe potuto rappresentare il capolinea per la carriera dei Blur. Dalla primavera all'estate le considerazioni del 44enne cantante e musicista sono mutate. Oggi Damon, sebbene continui a ritenere che Hyde Park costituirà perlomeno un punto di svolta, pare meno pessimista. E anzi rilancia, al punto che apre alla possibilità di un soundtrack. "Hyde Park sarà il nostro ultimo concerto in questo Paese per quest'anno, e probabilmente anche per un bel pezzo", ha detto ad un tabloid l'artista. "Ma questo non significa che sarà la fine dei Blur. Se qualcuno volesse farci fare una colonna sonora, io sarei sicuramente interessato a questo genere di prospettiva". Quindi i Blur, che lo scorso 2 agosto hanno eseguito un energetico concerto al "mitico" 100 Club di Londra, andranno tranquillamente avanti. Concetto sottolineato dal bassista Alex James, che ha detto: "In realtà non siano mai rimasti per oltre 6 mesi senza fare qualcosa insieme. Ci divertiamo troppo".
Lo scorso 13 luglio EMI Music ha pubblicato in versione rimasterizzata tutta la loro discografia : “Leisure” (1991),”Modern life is rubbish” (1993), “Parklife” (1994), “The great escape” (1995), “Blur” (1997), “13” (1999) e “Think tank” (2003).